Lo straniero

Il sogno di un poeta

In sogno questa notte
ho scritto una poesia,
ho soffiato sul foglio
e le parole, come foglie secche,
sono volate via.

Povera vita mia!
( Chi scrive con la penna dell'Oblio,
lascia pagine bianche! )

LA STELLA POLARE

Proprio tu che combatti con le onde,
tu che reggi le redini dei venti,
tu che cavalchi i tuoni e le tempeste,
sei proprio tu che anneghi in un bicchiere?

E’ qui che a sera ammaini le vele?
E’ qui che ormeggi dunque il tuo battello?
E’ qui che getti l’ancora, fratello?
Dove lei balla a ritmo di flamenco?

Hai confuso i suoi occhi
con la stella polare, marinaio.
E così hai smarrito anche la strada
per ritornare a casa.



Ore 12,21
Sabato 03/03/2012

STABIA

Di qua erba bruciata dalla sabbia
del lido abbandonato
e dirimpetto il mare – Oh verde mare! -
Mare: libero vento e libere vele.

E tu che guardi e passi,
tu sei erba bruciata oppure vela
libera in verde mare?

Bruci le tue radici nella rena
o sei scafo ribelle in mare aperto?

V. Elefante
Ore 14,02
Sabato 20/07/2013

Con una canzone


Voglio morire con una canzone,
morire persuaso che lassù
anche i poeti cantano con gli Angeli
sulla cetra la gloria del Signore.

Voglio che la mia anima galleggi
nell’aria su un accordo di chitarra,
andar via col tuo nome sulle labbra,
baciarlo come sempre l’ho baciato.

E voglio che le onde al dolce vento
leghino il mio ricordo sulla prua
di ogni bastimento.


V. Elefante
Ore 19,34
Venerdì 15/11/2013

Edited by Vincenzo Elefante - 25/12/2013, 10:12

L’ISOLA LONTANA

Nel più bello dei mari sorge l’isola
della mia giovinezza.
E’ là che la mia bella dorme ignara,
ed è là che mi aspetta.
Io ballo sopra il vecchio bastimento,
per onde avverse, sotto avverse stelle
e lei aspetta il bacio del risveglio.

Lei dorme, dice il vento, e i pesci cantano:
ha per coperta il mare,
per cuscino la rena.



V. Elefante
Ore 7,50
Domenica 27/10/2013

LA BARCHETTA

Proprio come le onde di burrasca
i miei pensieri sempre si combattono.
Poi ognuno prosegue senza l'altro:
chi sulla spiaggia e chi in alto mare.

Ma chi conosce la profondità
di questo immenso mare?
Il cuore è una barchetta
che teme la burrasca.


V. Elefante
Ore 15,30
Venerdì 18/1072013

Io sono

Se un giorno busseranno alla tua porta,
e non vedi nessuno, non è il vento:
non chiedere il suo nome,
Io sono colui che non ha nome!..

Io Sono il nord e il sud,
l’oriente e l’occidente:
parlo con te e con ogni tuo fratello
perduto nella steppa.

Io sono il forestiero, l’immigrato,
sono il reietto al quale sputi in faccia,
il disperato al quale dai lo sfratto
e abito con loro in una casa
fatta di carne e sangue.



V. Elefante
Ore 9,17

Il fuoco con il fuoco

Tal per me fosti, o donna,
come un vecchio vampiro addormentato
che si sveglia al tramonto di ogni giorno
e morde la mia anima bugiarda.

Tal per me fosti, o donna,
la lussuria che balla nelle alcove,
che cavalca ogni notte nelle alcove
e deride il mio angelo…

Tal per me fosti, o donna:
ombra nera che insidia i tabernacoli,
che ti bacia e ti succhia anche l’anima
e la sputa nell’ostia consacrata.

Tal per me fosti, o donna!
Facesti innamorare anche gli Angeli
e mi insegnasti a spegnere
il fuoco con il fuoco



V. Elefante
Ore 17,15
Martedì 12/11/13

Con una canzone


Voglio morire con una canzone,
morire persuaso che lassù
anche i poeti cantano con gli Angeli
sulla cetra la gloria del Signore.

Voglio che la mia anima galleggi
nell’aria su un accordo di chitarra,
andar via col tuo nome sulle labbra,
baciarlo come sempre l’ho baciato

per la gloria dei santi tabernacoli.
E voglio che le onde al dolce vento
legano il mio ricordo sulla prua
di ogni bastimento.


V. Elefante
Ore 19,34
Venerdì 15/11/2013

Se tu

Se tu sapessi quello che ti lega
alla foglia d’autunno,
non toccheresti l’albero né il ramo
sul quale è germogliata.

Se tu amassi l’acqua di sorgente,
non verseresti il sangue delle guerre,
perché è lo stesso sangue
che porti nelle vene.

Se tu amassi tua madre veramente,
ameresti la terra che calpesti,
perché la terra è madre,
madre dei tuoi fratelli.

E se tu fossi figlio della luce,
non te ne andresti in giro
a seminare vento:
balleresti col vento nel frumento

sulle note dell’acqua di sorgente.


V. Elefante
Ore 14,23
Giovedì 14/11/2013