Lo straniero

Il mio vincastro

Amore che trasformi l’acqua in vino,
comanda a queste pietre
che diventino pane!
Sono stanco di anni di locuste.

Per amor Tuo ho respirato sabbia,
ho trangugiato sabbia
nel deserto del Nulla
per arrivare alla Montagna Sacra.

Ora accendi il roveto del mio cuore,
scrivi nella mia anima e nel sangue
le leggi della vita,
Amore che trasformi l’acqua in vino.

E per vincastro dammi la poesia.


V. Elefante
Ore 12,58
Giovedì 26/12/13

ODORE DI DONNA

Tu sei la spiaggia dove batte l’onda
del desiderio per il mio battello
in cerca di un approdo che lo salvi
dalle ire del mare.

Tu vestita di spuma
come odori di sale negli anfratti
segreti in cui mi accogli come un naufrago
scampato al naufragio.

Come odori di donna quando al vento
io respiro il tuo corpo, quando friggi
nelle mie mani come
la spuma che biancheggia…



V. Elefante

Qualcuno si diverte dalla nube,
madre dei naviganti.
Strappa dalle sue mani sconsacrate
la rosa dei venti!
Non vedi che ogni petalo che cade,
aizza il mare contro il mio battello?

Ecco, l’ardente sole
impallidisce
e fugge dalla vela:
i rabbiosi leoni della spuma
balzano su dal mare
sobillati dal vento.

E con rabbiosa fame
divorano, ruggendo,
“ la Sirena dei mari”.

Battaglia navale

Una flotta di nubi tempestose
sale dall’orizzonte e da lontano
sputa le sue bordate incendiarie
e infiamma il cielo e il mare.

Una flotta di nubi tempestose
adesso mi circonda:
tra lampi e tuoni e elettriche risate
emerge dal profondo il Leviatano.

Non posso governare la mia nave:
il timone è spezzato.
Posso solo morire combattendo,
baciando la bandiera.



V. Elefante
Ore 10,04
Lunedì 23 dicembre 2013

L’ONDA E LA SPUMA

È simile alla spuma
sulla cresta dell’onda
ogni nato da donna.

Proprio come la spuma
sulla cresta dell’onda
appare e poi scompare
senza lasciare traccia.

Resta soltanto il Mare
e il vento che genera le onde.


Ore 6,58
Venerdì 14/09/2012

Un amore più grande del mare


C’è un amore più grande del mare,
quando di libertà ti parla il vento
e le vele si gonfiano di vento,
e la speranza taglia le acque amare?

Quando il cielo diventa una bandiera
sul più alto pennone della nave,
e un delfino amoreggia con la spuma,
c’è un amore più grande del mare?

Quando la nostalgia ti morde e canta,
e tu parli alla luna che ti parla
della patria lontana,
c’è un amore più grande del mare?


V. Elefante
Ore 15,13
Martedì 26 novembre 2013

IL MARE NEL SANGUE

Il mare chiama il vecchio marinaio
e gli parla d’amore
come la sua chitarra,
perché chi vive sopra le onde amare,
ha un solo amore: il mare.

Perciò il Signore Iddio, il giusto Padre,
nell’aldilà gli ha lasciato loro il mare,
la gloria di servirlo sulle onde
e lodare il Suo nome.

V. Elefante 14,30
Lunedì 27/10/2013

La voce sconosciuta

Non so per quale strada
giunge l’amore:
da Levante, da Oriente o da Occidente,
oppure da Ponente.

Non conosco la voce
che mi ordina sempre di cantare,
ma quando la sua musica s’innalza
sulle cime innevate degli abeti,

quando lambisce i mari dell’inverno,
qualcosa mi si scioglie nelle vene,
e come un Cristo immenso
vedo tra terra e cielo…

Io lo vedo brillare tra le stelle
di una luce più chiara assai del giorno
e di qualunque stella…

Quando improvvisamente
mi ordina di cantare, io mi inginocchio
per baciare i suoi piedi.



V. Elefante
Ore 14,40
Mercoledì 18/122013

RESURREZIONE

Avevo fame e Amor si fece pane
e disse. “ Mangia e non avrai più fame!”
Avevo sete e Amor si fece acqua
e disse.” Bevi e non avrai più sete!”

Io vivevo sepolto nel mio corpo,
bruciavo nella tomba del mio corpo,
dovunque trascinassi questo corpo
che era la mia catena.

Amore aprì la tomba del mio corpo
e disse: “ Figlio, alzati e cammina!”
Così il morto vivente tornò in vita.



V. Elefante
Ore 8,14
Martedì 01/10/2013

Angelo bugiardo

Amore che facevi germogliare
i fiori tra le rocce,
Amore che mi sei tormento e lacrime,
con il tuo bacio di angelo bugiardo,

hai aperto le porte dell’inferno,
mi hai spinto nelle fiamme dell’inferno,
buttando via la chiave,
beffarda, indifferente.

Maledico il tuo miele di fanciulla,
quella tua aria assorta di fanciulla
nella quale ho bruciato a fuoco lento,
dal primo giorno, senza alcun sospetto.

E tu, Signore, Dio degli infelici,
che visiti le fiamme dell'inferno,
prenditi la mia morte.
Dammi la vita eterna!


V.Elefante
Ore 15,21
Lunedì 16 dicembre 2013